News sulla rendita catastale
I fabbricati inagibili sono accatastati?
27 nov 2024 - I fabbricati in rovina e inagibili devono essere iscritti al Catasto, anche se non vi è attribuita nessuna rendita catastale?
Anche se un fabbricato in degrado e completamente inagibili è un edificio privo di reddito, questi immobili sono iscritti al Catasto ai soli fini della loro identificazione, senza che gli sia attribuita alcuna rendita catastale. In particolare, questi edifici sono definiti nei Registri del Catasto come immobili di categoria F/2, Unità Collabenti – fabbricati fatiscenti, ruderi, unità con tetto crollato e inutilizzabili.
Ricalcolo della tassa IMU.
26 ott 2024 - Le abitazioni che hanno subito modifiche catastali a seguito di interventi di ristrutturazione possono aver subito una variazione nella rendita catastale, la quale a sua volta provocherà un ricalcolo della tassa IMU.
L'imponibile per il calcolo dell'IMU verrà calcolato sulla base:
- della vecchia rendita catastale, per quanto riguarda il periodo dell'anno precedente all'inizio dei lavori;
- della nuova rendita catastale, per quanto riguarda il periodo successivo ai lavori.
Seconda rata IMU 2024.
02 ott 2024 - Siamo prossimi alla scadenza del versamento della seconda rata dell'IMU 2024, prevista per il prossimo 16 dicembre, ma cosa succede per gli immobili di categoria D privi di rendita catastale?
Per gli immobili di categoria catastale D privi di rendita catastale, il calcolo dell'IMU si basa su due criteri distinti:
- se l'immobile è posseduto da un'impresa e distintamente contabilizzato, l'imponibile IMU viene determinato in base al valore contabile dell'immobile;
- per gli altri immobili, invece, si utilizza la rendita proposta.
In entrambi i casi, si applica poi il moltiplicatore specifico per la categoria D (65 per la maggior parte degli immobili D, 80 per quelli di categoria D/5).
Nessun effetto del Superbonus sulle rendite catastali.
04 set 2024 - La possibilità di accedere al Superbonus ha reso possibile per molti cittadini e imprenditori effettuare lavori di ristrutturazione sui propri immobili i quali, nella maggior parte dei casi, hanno influito sulla rendita catastale dell'edificio in questione. Ma, per calcolare la base imponibile dei fabbricati ai fini IMU, quale rendita catastale deve essere tenuta in considerazione?
Per determinare la base imponibile ai fini IMU dei fabbricati si utilizza la rendita catastale iscritta al Catasto al 1° gennaio dell'anno di riferimento.
Nessun effetto del Superbonus sulle rendite catastali.
04 ago 2024 - Con i lavori del Superbonus e la riqualificazione delle abitazione molti cittadini e politici prevedevano un aumento delle rendite catastali con il conseguente aumento di tasse. I dati, almeno per il momento, sembrano smentire questa posizione.
Dal 2012 al 2022 la rendita catastale media della abitazione è salita del 2,9% che si traduce in 24 euro i più di imposte all'anno su una casa locata. Il rialzo non è dovuto al Superbonus. Esso, infatti, è intervenuto solo dal 2020 in poi, biennio in cui si è registrato un rialzo veramente minimo (dell'ordine di zero virgola). Per il momento, quindi, il Superbonus non sembra aver avuto il tanto temuto effetto negativo sulle rendite catastali.
Rendite catastali: cosa rischia chi non ha effettuato l'adeguamento catastale dopo il Superbonus?
29 giu 2024 - Sono scattati i controlli dell'Agenzia delle Entrate per quanto riguarda le rendite catastali che possono aver subito delle modifiche in relazione agli interventi in regime di Superbonus.
Chi non ha provveduto all'adeguamento sarà sollecitato a provvedere in modo spontaneo a regolarizzare la propria posizione. Per il momento, quindi, non sono previste vere e proprie sanzioni.
Superbonus, nella Manovra 2024 novità sulle rendite catastali
02 giu 2024 - La Legge di Bilancio 2024 introduce nuove misure riguardanti le rendite catastali di quegli immobili che hanno subito interventi di riqualificazione al 110%. L'Agenzia delle Entrate è stata incaricata di controllare, attraverso liste selettive e analisi di banche dati, se sia stata presentata la dichiarazione catastale obbligatoria relative a questi immobili.
In caso di mancanza della dichiarazione, l'Agenzia delle Entrate invierà al contribuente una comunicazione ufficiale, specificando gli elementi e le informazioni in suo possesso relativi all'immobile.
Nuova piscina: impatto sulla rendita catastale
13 mag 2024 - In Italia, l'installazione di una piscina potrebbe presto avere un impatto diretto sulle tasse pagate dai proprietari di immobili. Tuttavia, non si tratta di una nuova tassa specifica sulla piscina stessa, bensì di un aggiustamento nell'ambito dell'Imposta Municipale Unica (IMU).
La presenza di una piscina sarà considerata un miglioramento dell'immobile che andrà ad influenzare la sua valutazione catastale e, di conseguenza, l'IMU dovuta. Quest'ultima, infatti, è calcolata in base alla rendita catastale dell'immobile, che viene rivalutata quando si apportano miglioramenti come la costruzione di una piscina.
Nuovi Accatastamenti: cosa cambia per cantine e soffitte
09 apr 2024 - Fino ad oggi, le cantine e i sottotetti assegnati ad un alloggio erano inseriti nella stessa planimetria dell'abitazione, valutati nella rendita catastale come "vani accessori", ed avevano una incidenza minima nella valutazione della rendita catastale dell'immobile.
Sulle nuove abitazioni, invece, non sarà possibile accorpare cantine e sottotetti con accesso autonomo alla planimetria dell'immobile, ma se ne dovrà creare uno subalterno. In questo moso, la rendita catastale che risulterà sarà maggiore rispetto al valore assegnato dal metodo precedente. Questo genera alcune conseguenze, prima fra tutte quella sull'IMU che risulterà più elevato rispetto alla prassi precedente.
Superbonus e variazione della rendita catastale
02 mar 2024 - Sembra essere confermata la comunicazione sulla riqualificazione delle Rendite Catastali a seguito degli interventi finanziati dal Superbonus. Al termine dei lavori, i cittadini hanno l'obbligo di comunicare la variazione di rendita catastale dell'immobile. Questa operazione, seppur semplice, ha conseguenze sulle rendite dei cittadini; la conseguenza più evidente è l'aumento delle tasse da pagare sull'immobile a seguito della rivalutazione.
L'Agenzia delle Entrate comunica anche che, al termine dei lavori, si deve comunicare sia l'avvenuta che la non avvenuta variazione. Il fisco verificherà a campione la conformità tra i database del Catasto, le richieste di permesso per costruire, e le comunicazioni di variazione di rendita catastale.
TARI 2024: come si calcola la superficie imponibile su cui pagare la TARI?
03 feb 2024 - La TARI è destinata al supporto del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e, attualmente, viene calcolata sulla base della superficie calpestabile e delle aliquote comunali applicate. Per superficie calpestabile si intendono i metri quadrati netti dell'abitazione misurati al filo interno delle murature. Per determinare la superficie calpestabile è sufficiente richiedere la visura catastale online. All'interno di questo documento, la superficie calpestabile è espressa in metri quadrati.
Se l'immobile possiede un giardino, terrazzo, o balcone, la visura catastale può contenere due valori: la superficie totale e la superficie escluse aree scoperte. Come chiarito dall'Agenzia delle Entrate con la risposta n. 306/2019, per la determinazione della TARI si prende in considerazione la superficie totale, incluse, quindi, le aree scoperte purché suscettibili di produrre rifiuti urbani. La superficie delle aree scoperte non viene calcolata per intero ma in percentuale: balconi e terrazzi al 30%, cantine, garage e box auto al 50% se comunicanti con l'abitazione, altrimenti al 25%.
Ddl di Bilancio 2024: obbligatorio dichiarare la variazione di valore degli immobili
06 gen 2024 - Con l'approvazione del Ddl di Bilancio 2024 diventa obbligatorio dichiarare la variazione della rendita catastale degli immobili che hanno beneficiato del Superbonus.
Secondo le disposizioni dell'art. 1, co. 86 e 87 del ddl di Bilancio 2024 (Atto Senato 926), qualora gli immobili che hanno beneficiato del Superbonus abbiano subito un aumento di valore, è obbligatorio dichiarare la variazione della rendita. A questo proposito, il Fisco ha annunciato controlli mirati, un'azione volta a garantire la trasparenza e la corretta applicazione delle normative fiscali.
Riduzione dell'aliquota IRES
29 nov 2023 - Il 21 Novembre, con una risposta a interpello, l'Agenzia delle Entrate ha chiarito a chi spetta la riduzione a metà dell'IRES sui proventi derivanti dalle locazioni degli immobili di proprietà di enti benefici.
La circolare precisa che l'imposta sul reddito delle persone giuridiche è ridotta del 50% nei confronti di: enti ed istituti di assistenza sociale, istituti di istruzione, enti di beneficenza, ed enti autonomi per le case popolari. Per beneficiare della riduzione dell'aliquota IRES, quindi, occorre rientrare nella categoria di "ente" ed essere dotati di personalità giuridica.
Nuovi controlli Superbonus
31 ott 2023 - Il Governo sta introducendo nuovi controlli Superbonus che riguarderanno anche la rendita catastale degli immobili. Con questo intervento delineato nel disegno di legge di Bilancio per il 2024, si mira a verificare se i lavori di miglioramento energetico e antisismico, agevolati dal Superbonus, hanno aumentato il valore della rendita catastale e se tali variazioni sono state segnalate correttamente.
L'Agenzia delle Entrate sarà responsabile di questi controlli, assicurando che coloro che hanno beneficiato del Superbonus abbiano presentato, quando richiesto, la comunicazione di variazione catastale. Ogni cantiere dovrà essere concluso con la presentazione della dichiarazione di variazione catastale, o in alternativa, la dichiarazione che i lavori non hanno influito sulla rendita catastale.
L'Agenzia delle Entrate utilizzerà moderne tecnologie per effettuare questi controlli, combinando i dati catastali con le comunicazioni e le richieste di permesso di costruire presentate prima dell'avvio dei lavori. Nel caso in cui emerga che non è stata presentata la dichiarazione di variazione catastale, verrà inviata una comunicazione al beneficiario per regolarizzare la situazione. Questa misura mira a garantire la corretta segnalazione delle variazioni nella rendita catastale in seguito ai lavori di efficientamento energetico e antisismico.
Statistiche catastali 2022: aumentano le rendite catastali rispetto al 2021
03 ott 2023 - Il mese scorso l’Omi (Osservatorio del Mercato Immobiliare) ha pubblicato l'annuale rapporto sulle banchi dati del Catasto. I dati pubblicati riguardano lo stock immobiliare complessivo, le rendite catastali, e i beni che non producono reddito.
In particolare, la rendita complessiva attribuita allo stock immobiliare italiano ammonta ad oltre 38 miliardi di euro nel 2022. Rispetto al 2021, la rendita catastali è aumentata di un 0,6%, che corrisponde a circa 237 milioni di euro. Anche la distribuzione della rendita catastale secondo la tipologia di intestatari degli immobili è cambiata: nel 2022 la quota preponderante delle rendite catastali deriva dalle proprietà di persone non fisiche.
Interessante anche il dato relativo agli immobili censiti nel gruppo F, ovvero quelli che non producono reddito: lo stock complessivo di questo tipo tipo di immobili è aumentato del 1,5%. Si tratta di immobili che hanno perso la propria capacità reddituale in quanto ridotti a ruderi.
Riforma del Catasto e tasse
02 set 2023 - Approvata lo scorso 18 agosto la riforma fiscale che, anche se non prevede la modifica di nessuna tassa diretta, determinerà un aggiornamento delle classi degli immobili, dei terreni e delle colture.
Pur non avendo alcun impatto in termini di imposte, ci si aspettano delle oscillazioni nei prezzi e quindi dei cambiamenti in fase di compravendita.
Detrazione della rendita catastale dell’abitazione principale nel 730 (anche con Modello Unico)
05 ago 2023 - Molti non sanno che la rendita catastale della propria abitazione si può portare in detrazione nel 730 con la possibilità, quindi, per i contribuenti di dedurre dalle tasse l'importo della rendita attraverso la presentazione del 730 o del Modello Unico. Nella dichiarazione dei redditi, si indicano gli immobili di cui si è proprietari attraverso il parametro della rendita catastale. La legge di Stabilità ha disciplinato che il reddito degli immobili ad uso abitativo non locati situati nello stesso Comune nel quale è ubicata l'abitazione principale e assoggettato al pagamento dell'IMU concorre alla formazione della somma imponibile per l'imposta sul reddito nella misura del 50%.
E' utile essere a conoscenza del fatto che, per l’abitazione principale, al contribuente spetta la deduzione del reddito complessivo fino all'ammontare della rendita catastale della casa e delle sue pertinenze. Si tratta di un'ottima occasione di risparmio per chi possiede un immobile in cui proprietari o familiari "dimorano abitualmente", tale è infatti la definizione di "abitazione principale".
I vani inagibili concorrono alla rendita catastale
04 mar 2020 - Anche i locali inagibili devono essere considerati per la corretta stima della categoria catastale: lo ha stabilito la Cassazione con la recente sentenza 5175/2020 nella quale si rileva che "ogni parte di immobile, nello stato in cui si trova, è di per sé stessa utile ed atta a produrre un reddito proprio".
Tale conclusione implica dunque che tutti i vani, anche quelli ritenuti inagibili, concorrono al reddito e pertanto vanno tenuti in considerazione poichè modificano i valori della rendita catastale complessiva dell'immobile.
Scadenza IMU e Tasi 2018
29 nov 2018 - Lunedì 17 dicembre 2018 è prevista la scadenza del pagamento dell'ultima rata del IMU 2018 come anche della Tasi 2018 senza incorrere nel ravvedimento operoso. Facciamo presente che le imposte sulla casa vanno pagate tramite il modello F24 e che l'importo va in base alla categoria dell'immobile.
Gli immobili per i quali è obbligatorio pagare le imposte sono le prime case con categoria catastale A/1, A/8 e A/9, i terreni, i negozi, gli immobili commerciali, le aree edificabili e le seconde case.
Pronto il modello 730 per i redditi del 2017
17 gen 2018 - A partire da oggi è possibile scaricare dal sito dell'Agenzia delle Entrate il nuovo modello 730/2018 per i redditi del 2017. In esso sono stati modificati sia il quadro B (redditi degli immobili) che il rigo F8 (per inserire l'importo delle ritenute subite). In caso di stipula di contratti di affitti brevi, il reddito va compilato dagli inquilini nel quadro D laddove al proprietario spetta indicare solo la rendita catastale.
Facciamo presente che il termine per la presentazione è stato allungato fino al 23 di luglio.